Il nostro viaggio estivo in camper ai tempi del Covid-19, in centro sud Italia
07 – 27 Agosto 2020
Un’estate un po’ insolita quella del 2020, con il Covid19 che ha stravolto i piani di quasi tutti i vacanzieri, compresi i nostri …
Causa aumento contagi e possibilità di chiusura confini, abbiamo valutato di abbandonare il nostro itinerario già pronto per la Spagna del nord e prepararne uno fresco fresco dell’ultimo minuto con destinazione il centro sud Italia!
Sicuramente viaggiare in camper in Italia durante il mese di agosto, può diventare un po’ problematico se non si programmano precedentemente i vari spostamenti e se non si prenotano i campeggi delle località più gettonate.
Il camper è sicuramente il mezzo più idoneo per affrontare un viaggio itinerante come questo che attraversa gran parte della nostra penisola. A tal proposito vi consiglio di consultare Campstar , un validissimo portale dove potete trovare e prenotare i campeggi più adatti al vostro viaggio. Ma non solo, se non possedete un camper, su Campastar potete trovare diverse soluzioni di noleggio nella zona più vicina a voi e nel periodo di vostro interesse. Noi, per esempio, l’abbiamo consultato in altre occasioni, per organizzare week end in camper con nostri amici che non lo possedevano.
Come accade regolarmente in tutti i nostri viaggi, qualche piccolo imprevisto ha causato un cambio di rotta rispetto al nostro itinerario iniziale, ma questo ci ha permesso di scoprire comunque luoghi molto interessanti che altrimenti non avremmo potuto vedere.
Ecco il nostro percorso e quindi …
Pronti…Camper…Via!

NOTA BENE: ho dedicato più spazio a quelle destinazioni che mi sono sembrate più interessanti, creando articoli dedicati con il link di collegamento e che, in qualsiasi momento ne abbiate bisogno, potete trovare nella categoria della regione corrispondente.
La nostra prima destinazione è l’Abruzzo, più precisamente Campo Imperatore. Per spezzare il viaggio però, decidiamo di partire giovedì sera e ci fermiamo a Mondolfo per la sosta notte presso il parcheggio del cimitero dove trascorriamo una notte molto tranquilla e silenziosa!
Al mattino partiamo e in due orette entriamo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, con un meraviglioso paesaggio che sembra catapultarti in un altro mondo!
Centro Sud Italia in camper
Abruzzo: Campo Imperatore
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Molise: Termoli
Lasciamo il fresco e la quiete di Campo Imperatore e proseguiamo verso sud, sulla costa adriatica entrando in Molise e fermandoci a Termoli, dove arriviamo nel primo pomeriggio.
Purtroppo le poche aree sosta presenti sono al completo e quindi decidiamo di fermarci solo qualche ora per visitare il borgo antico. Molto comodo è il Parcheggio Rio Vivo, a pagamento (€ 1,50/h) e distante 10 minuti a piedi dal centro storico.
Di seguito l’articolo dettagliato su Termoli.
Dopo questo breve tour, lasciamo Termoli e puntiamo verso la Basilicata. Per la notte ci fermiamo nei pressi di Giovinazzo (un paesino sul mare in provincia di Bari), dove troviamo uno spiazzo accessibile ai camper direttamente sulla spiaggia rocciosa. La sera ci regala un’atmosfera unica e al mattino, vedere l’alba sul mare, è semplicemente spettacolare.


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Basilicata: i Sassi di Matera
Dopo un piacevole e rilassante risveglio, partiamo alla volta di Matera, entrando così in Basilicata.
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Calabria
Lasciamo Matera la mattina seguente e proseguiamo il nostro tour verso la Calabria percorrendo la costa ionica. Non possiamo non fermarci per una notte nel paese che ha dato i natali ai miei nonni paterni e dove ho trascorso tutte le estati delle mia infanzia…Rocca Imperiale.
Rocca Imperiale
Al confine con la Basilicata, Rocca Imperiale è un piccolo comune della provincia di Cosenza famoso per i pregiati limoni IGP esportati in tutta Italia.

Particolare per la disposizione del suo abitato, con le case disposte a gradinata ai piedi della fortezza, Rocca Imperiale è uno dei paesi medioevale più pittoreschi della Calabria. Non a caso, nel 2018 è entrato a far parte dei Borghi più Belli D’Italia.
Deve il suo nome alla fortezza che domina il borgo: l’imponente Castello Svevo costruito nel 1221 per volere di Federico II di Svevia che, in quegli anni, ordinò la costruzione di circa 200 castelli in tutto il meridione a scopo difensivo.

Raggiungiamo il Borgo e riusciamo a trovare parcheggio lungo la strada subito prima dell’ingresso al paese. Nel corso degli anni, il borgo ha subito molte ristrutturazioni che lo ha reso pulito, ordinato e molto curato anche nei particolari. Dal mio punto di vista però, ha perso quel fascino che si trova negli antichi borghi del sud.
Oltre all’imponente Castello Svevo, ristrutturato e visitabile, da non perdere è la Chiesa Madre, un bellissimo esempio di struttura romanica, l’ex Monastero dei Francescani costruito alla fine del 1500 e il Museo delle Cere.

Dopo un tour nel borgo della mia infanzia, scendiamo a Rocca Imperiale Marina e arriviamo al bellissimo lungomare che, a seguito di importanti lavori di ampliamento, è stato inaugurato nel 2017.

La spiaggia di Rocca Imperiale è ciottolosa ma con un fondale marino sabbioso. Anni fa era consentito sostare direttamente in spiaggia con il camper anche di notte, ma ora no.
Tuttavia è presente, presso il Lido Pagoda un’area camper fronte mare, dove sostiamo per una notte. Prezzo economico ma servizi molto scadenti: lo scarico wc è di fianco ai lavabi e alle docce, lo scarico acque grigie sinceramente non le abbiamo viste, le docce fredde e molto spartane, piazzole non delimitate e poco ombreggiate.

E’ la notte di San Lorenzo e qui, come in buona parte del sud, viene considerata come la notte di Ferragosto e viene festeggiata con spettacoli pirotecnici lungo tutta la costa. Purtroppo, causa Covid, molti festeggiamenti sono stati annullati per tutta la stagione estivea e quindi le discoteche sono chiuse e non è in programma nessun concerto o altro tipo di evento musicale.
Ad ogni modo, trascorriamo una tranquilla serata sorseggiando una bibita nel lungomare e attendiamo la mezzanotte per lo spettacolo pirotecnico direttamente sul mare.
Il giorno seguente ci spostiamo di qualche chilometro ad Amendolara, dove l’acqua del mare è ancora più limpida per il fondale sassoso. Per la notte sostiamo lungo la strada di fronte alla Torre Spaccata, costruita nel 1500 per volere del Principe di Cerchiara e Signore di Amendolara, con lo scopo di avvistare le navi dei pirati provenienti dal mare.
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Capo Colonna
Di buon mattino ripartiamo proseguendo verso sud. Saltiamo la zona di Cirò Marina, nonostante le ottime recensioni, perchè preferiamo le spiagge ciottolose o rocciose e arriviamo nel primo pomeriggio al Parco Archeologico di Capo Colonna, in provincia di Crotone.
Il Parco comprende trenta ettari di terreno che si estende sul promontorio di Capo Colonna. Qui, nel V secolo a.C., sorgeva uno dei santuari più importanti della Magna Grecia, il Santuario di Hera Lacinia, dedicato a Giunone o Hera, la più grande fra le dee mogli di Zeus.

ll complesso in origne, era composto da più edifici, dei quali sono oggi visibili alcuni resti. Il tempio vero e proprio era di forma rettangolare e costituito da 48 colonne di ordine dorico, alte oltre 8 metri. Oggi rimane solo una colonna che era affiancata da un’altra fino al 1638, caduta poi a causa di un forte terremoto.
Oltre al Tempio, appartengono al Santuarioi resti di altri tre edifici che probabilmente erano alloggi dei sacerdoti e ambienti domestici e di ristoro.
Non impieghiamo troppo tempo a visitare il Parco Artcheologico, è un caldo pazzesco e non c’è nessun punto all’ombra dove fermarsi.
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Le Castella
Ripartiamo e, nel tardo pomeriggio, arriviamo a Le Castella al Camping dell’Uva, dove ci fermiamo per due notti. Un bel campeggio con tutti i servizi, immerso nel verde all’ombra di alberi di ulivo e dispone di ampie piazzole per camper e tende, ma anche di bungalow. E’ presente un bar, un minimarket e un’ottimo ristorante. E’ distante qualche chilometro dal centro di Le Castella, ma facilmente raggiungibile in bicicletta.

Dopo esserci piazzati, scendiamo per il ripido sentiero che porta nella spiaggia riservata e ci rinfreschiamo con un bel bagno. La spiaggia è rocciosa e l’acqua è quasi subito profonda. Il camping offre, gratuitamente, anche il servizio di “navetta” con piccole imbarcazioni verso altre calette.

La mattina seguente raggiungiamo in bici il centro di Le Castella.
Le Castella è una frazione di Isola di Capo Rizzuto, in provincia di Crotone e deve il suo nome al Castello Aragonese arroccato su un isolotto collegato alla costa da un lembo di terra. Venne costruito nel XV secolo e fu sempre utilizzato per scopi difensivi e militari. La roccaforte poggia su fondamenta che risalgono al peiodo della Magna Grecia (400 a.C) e fu il rifugio di Annibale che lo utilizzò come accampamento.

Oltre al particolare Castello Aragonese, Le Castella ha un bel borgo pulito e ordinato, con tanti bei negozietti di souvenir calabresi.
Prenotiamo un tour in barca con la Perla dello Ionio che si rivela molto bello e interessante. Navigando di fronte al Castello, la guida racconta brevemente la sua storia. Ci spostiamo poi dove si trova l’area archeologica e il relitto che, in parte, si riesce ad intravedere sul fondale.
Dopo un bel bagno al largo, in un’acqua splendida e cristallina, pranziamo in barca con lo snack da loro fornito compreso nel prezzo del tour. Torniamo quindi verso il porto rilassandoci con bella musica di sottofondo.


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Parco Nazionale della Sila: Lago Arvo e i Giganti della Sila
Ci allontaniamo per qualche giorno dalla calda costa ionica per rinfrescarci nel Parco Nazionale della Sila, che si estende nella zona centro-settentrionale della Calabria tra i territori delle provincie di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria. Istituito nel 1977, i punti di maggiore interesse sono il Lago Arvo, il Lago Cecita e il parco dei Giganti della Sila.
Arriviamo a Lorica, sul Lago Arvo (lago artificiale), in tarda mattinata e ci fermiamo direttamente al Camping Lago Arvo che rimane sulla SS108bis nel comune di San Giovanni in Fiore.

E’ un grandissimo campeggio immerso nella natura, all’ombra di alti pini, con vista sul Lago Arvo. Le piazzole sono ampie ed è fornito di tutti i servizi (compreso le lavatrici, a pagamento). La tariffa in alta stagione è un po’ elevata (abbiamo pagato €40,00 a notte) ma, rispetto ad altri campeggi con pessimi servizi in cui ci siamo imbattuti in questo viaggio, diciamo che questo ha un buon rapporto qualità/prezzo.
Dopo un po’ di relax, inforchiamo le bici e raggiungiamo il centro di Lorica dove, oltre a negozietti, bar e ristoranti, è presente anche un noleggio di water bike e canoe, mentre i pedalò non sono disponibili.
Inoltre è possibile navigare il Lago Arvo anche tramite le escursioni con il battello elettrico.

Il mattino seguente proseguiamo il nostro tour nella Sila nel Parco dei Giganti della Sila: un bosco di oltre 350 anni costituito da circa 60 pini larici alti fino a 45 metri e larghi fino a 2 metri.
Questo bosco è stato realizzato nel ‘600 dai Baroni Mollo, proprietari del “Casino” nei pressi del bosco, oggi di proprietà del Fai.
Ce ne sono di tutti i tipi… da quelli alti, slanciati e che si “abbracciano”, a quelli con tronchi cavi talmente larghi che possono diventare una capanna!

Dopo questa bella e suggestiva passeggiata nel bosco dei Giganti, ripartiamo con destinazione Lago Cecita che però riusciamo a vedere solo velocemente dalla strada per mancanza di parcheggio. E’ il giorno di Ferragosto ed, evidentemente, in molti hanno avuto l’idea di lasciare il mare per trascorrere questa giornata al lago.
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Cetraro Marina e Cirella
Così scendiamo nuovamente verso la costa, ma questa volta sul lato Tirrenico e arriviamo in serata a Cetraro Marina, dove parcheggiamo direttamente sulla spiaggia di sassi e trascorriamo un bellissimo ferragosto con pic-nic sul mare.

In questo punto della costa l’acqua è veramente cristallina, sicuramente anche per il fondale ghiaioso e la spiaggia di sassi. La mattina seguente decidiamo di spostarci e cercare un camping nella zona, dove fermarci per una giornata e goderci il bel mare.
Arriviamo a Cirella, all’Area Camper Ulisse con accesso diretto sulla spiaggia. Bel campeggio con tutti i servizi ben tenuti e funzionanti, docce, lavabi, lavatrice, bar, ristorante e mini market, raccolta differenziata, buono il rapporto qualità/prezzo.
Cirella è una frazione di Diamante, in provincia di Cosenza. E’ stato un’importante porto durante il periodo della Magna Grecia, ne sono prova i numerosi resti archeologici, tra cui le rovine dell’antico borgo medioevale sul promontorio che domina il mare.

Il borgo antico è stato distrutto nel 1800 dalla flotta di Napoleone e purtroppo oggi si riducono a veri e propri di ruderi e niente altro. Infatti, abbandonati all’incuria, i colonnati dei templi greci e romani sono andati completamente distrutti e depredati, mentre gli affreschi sono stati cancellati dalle intemperie.
Cirella ha una bellissima spiaggia di piccoli sassi e il fondale ghiaioso, con un mare splendido!

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Campania
Il mattino seguente, lasciamo la Calabria ed entriamo in Campania addentrandoci nel Vallo di Diano. Molto interessante e particolare da visitare in questo zona, è la Certosa di Padula, in provincia di Salerno.
La Certosa di Padula
Terminata la visita alla Certosa, raggiungiamo in serata Pompei dove, avendola già visitata a Pasqua 2019 (qui puoi leggere l’articolo), ci fermiamo solo per gustarci una pizza napoletana che, come sempre, non delude le nostre aspettative! Per la notte ci fermiamo al Camping Zeus, comodossimo per chi vuole visitare Pompei o Napoli, perchè proprio di fronte agli scavi e alla circumvesuviana.
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Lazio
Il mattino seguente ripartiamo e ci fermiamo a Tivoli per visitare Villa Adriana.
Tivoli: Villa Adriana
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Vitorchiano: il borgo di peperino
Terminata la visita a Villa Adriana, ci spostiamo verso la zona di Viterbo e arriviamo al caratteristico borgo di Vitorchiano, uno dei Borghi più Belli d’Italia.
Vitorchiano è uno dei borghi più caratteristici della Tuscia, ai piedi dei Monti Cimini. E’ costruito su una rupe, con un bellissimo centro storico e con suggestivi punti panoramici denominati Belvedere che si affacciano su un paesaggio collinare ricco di boschi e vegetazione.
E’ rinomato per l’estrazione e la lavorazione del peperino, materiale con cui è stato costruito il borgo e il cui color grigio caratterizza tutto il centro storico.

Già durante l’età del bronzo la rupe di Vitorchiano fu sede di insediamenti umani per poi essere occupata durante l’epoca etrusca e nei secoli successivi, sottomessa alla potente Viterbo. Nel 1200 circa, per liberarsi da qualsiasi tipo di legame con Viterbo, invocò l’aiuto di Roma riuscendo a sconfiggere le milizie viterbesi e diventando quindi feudo di Roma.
Trent’anni dopo, però, i Viterbesi si impadronirono di nuovo del paese e lo devastarono. L’Annibaldi, tesoriere romano, decise quindi di fortificare il borgo con nuove mura che resero Vitorchiano imprendibile. Seppur i cittadini furono grati all’Annibaldi per aver ricostruito e fortificato il borgo, iniziarono a non sopportare più il suo governo e chiesero, inutilmente, a Roma, di liberarli dalla sua sgradita presenza.
Così nel 1267, i vitorchiani stessi provvidero a proprie spese a rifondere Giovanni Annibaldi per i costi sostenuti e, in seguito, decisero di sottomettersi, in modo ufficiale e solenne, a Roma. Il Senato Romano nominò, così, Vitorchiano “Terra Fedelissima all’Urbe” riconoscendole esenzioni fiscali e consentendole di aggiungere al proprio stemma la sigla S.P.Q.R. Ma il privilegio più importante, fu quello di fornire gli uomini per la guardia capitolina che furono chiamati i “Fedeli di Vitorchiano”. Questo privilegio è tuttora ancora in atto.

L’ingresso al borgo medioevale è Porta Romana, che si trova nella torre centrale e che accede direttamente a Piazza umberto I.
Le antiche mura in peperino rappresentano sicuramente la peculiarità di Vitorchiano: delimitano il borgo per una lunghezza di circa 250 metri e sono intervallate da torri a base quadrata e torrioni cilindrici. L’altra particolarità di Vitorchiano sono i profferli, le scalinate esterne che conducono al balcone che accede all’abitazione e che è sostenuto da un arco a sesto ribassato.
In diversi punti del borgo, al termine dei vicoli che conducono verso i lati esterni delle mura, si aprono i suggestivi ounti panoramici Belvedere.

Caprarola e Palazzo Farnese
La rilassante e tranquilla visita a Vitorchiano ci impegna per una mezzoretta e così decidiamo di spostarci per la notte verso il Lago di Vico. Purtroppo non riusciamo a trovare nessun parcheggio pianeggiante fronte lago e, proseguendo, arriviamo a Caprarola che si rivela una piacevolissima sorpresa, con il suo bellissimo Palazzo Farnese.
Montefiascone: Est! Est!! Est!!!
Dopo due giorni di visite culturali, abbiamo voglia di rilassarci un po’ e quindi puntiamo verso il Lago di Bolsena, dove siamo già stati qualche anno fa in primavera (qui puoi leggere l’articolo).
A pochi chilometri da lago, lungo la strada principale, ci imbattiamo nel cartello della Cantina di Montefiascone dove producono e vendono il rinomatissimo vino DOC Est! Est!! Est!!!. Come non fermarsi? Tra l’altro la cantina dispone anche di una comoda Area Camper con 30 posti, attacco luce e camper service, completamente gratuita e comoda per visitare il borgo (15 minuti a piedi).

Fortunatamente la cantina è aperta, così dopo vari assaggi, compriamo due cartoni del loro ottimo vino bianco.
Ma dietro il nome Est! Est!! Est!!! si cela una curiosa leggenda … nel 1111 il re di Germania Enrico V di Franconia, si stava recando a Roma per ricevere la corona di imperatore del Sacro Romano Impero. Con lui c’era anche il vescovo tedesco Johannes Defuk che era appassionato di vino. Il vescovo aveva ordinato al suo servo Martino di individuare le taverne con il vino migliore e segnarle con la scritta “est” (ossia: “c’è” del vino buono). E così il servo fece, lasciando questo segnale impresso sulle porte delle taverne. Quando il servo giunse a Montefiascone, trovò un vino talmente buono che ripetè per tre volte il segnale “est” aggiungendo anche sei punti esclamativi, scrivendo così, accanto alla porta della taverna, “Est! Est!! Est!!!”.

Già che ci siamo, raggiungiamo a piedi, il borgo di Montefiascone che rimane arroccato su un piccolo promontorio e da cui si può ammirare il Lago di Bolsena con le sue Isole.
Piccolo comune della provincia di Viterbo, Montefiascone è rinomato, oltre che per la produzione di vini DOC, anche per la Rocca dei Papi che domina il borgo dall’alto. Si tratta di una fortezza medioevale, risalente al 1200 circa. E’ stata occupata da Federico Barbarossa nel XII secolo, riconquistata dalle truppe pontificie e riconosciuta come punto indispensabile per la difesa della regione. Durante tutto il periodo pontificio, la fortezza fu sottoposta a diversi lavori di ampliamento e ristrutturazione, sia per quanto riguarda la struttura che i giardini.
Verso la prima metà del 1500, iniziò un lento declino dell’importanza della Rocca, quando Papa Paolo III, ordinò il trasferimento di buona parte del presidio militare nella sua fortezza di Perugia. In seguito, la peste del 1657 e il grave terremoto del 1695, accentuarono il declino della Rocca. Venne ceduta al cardinale Gregorio Barbarigo, che destinò la struttura a magazzino. Nel 1870 venne confiscata dallo stato italiano e restituita al comune di Montefiascone che nel 1983 iniziò i lavori di recupero e restauro e tuttora ne è proprietario.
La Rocca dei Papi è visitabile tutti i giorni negli orari e alle tariffe indicate nel sito ufficiale.


Capodimonte al Lago di Bolsena
Raggiungiamo finalmente il lago e, avendo già visitato Bolsena, questa volta decidiamo di fermarci dalla parte opposta e più precisamente a Capodimonte, nell’Area camper in località Pajeto, presso il campo sportivo e subito dopo il campeggio La Perla del Lago (quest’anno chiuso causa Covid).

E’ un’ottima area camper, economica (€ 10,00/giorno) e in riva al lago. Ampio spazio verde con tavoli da pic nic e area giochi bimbi. Sono presenti carico e scarico wc che però è utilizzabile solo in presenza del responsabile dell’area in quanto chiuso con lucchetto. Manca lo scarico delle acque grigie. L’area è distante un paio di chilometri dal lungolago e dal borgo di Capodimonte, ma è facilmente raggiungibile in bici o a piedi.

E’ bastato poco per capire che siamo nel posto giusto… decidiamo di fermarci per due notti e non potevamo fare scelta migliore!
AGGIORNAMENTO!!!
L’area camper è stata CHIUSA TEMPORANEAMENTE a luglio 2022 per rischio inondazione. Verificare se ad oggi risulta aperta.
Raggiungiamo il lungolago in bici e chiediamo informazioni al “Platano” per noleggiare una barca a motore o un pedalò. I prezzi sono veramente molto buoni e così, nei due giorni successivi, navighiamo il lago prima con una piccola barca a motore e poi con un pedalò. Per chi volesse non cimentarsi con barche o pedalò, è possibile navigare il lago anche usufruendo delle escursioni in battello.

Di forma rotonda, il Lago di Bolsena è il lago di origine vulcanica più grande d’Europa. Ha due isole, l’Isola Bisentina e l’Isola Martana. La prima è la maggiore per dimensioni e prende il nome dall’antica città etrusco-romana di Bisenzio che si trovava davanti all’isola. La seconda è la più piccola e deve il suo nome al paese Marta.
Entrambe le isole presentato aspetti ambientali molto interessanti, sia dal punto di vista della flora che della fauna. L’isola Bisentina è più vegetativa, mentre l’isola Martana più brulla e scogliosa.
Con la barca raggiungiamo le due isole che, essendo private, non sono visitabili ed è vietato lo sbarco. E’ consentito però fermarsi lungo le coste e fare il bagno. L’acqua è molto limpida e pulita con una temperatura perfetta!
Così trascorriamo due giorni meravigliosi e soprattutto rilassanti, anche grazie alla distanza dell’area camper di qualche chilometro dal lungolago. Durante il giorno, infatti, è molto frequentato dai bagnanti e la sera si rianima prima per gli aperitivi, poi per le cene ai ristoranti. Visto la situazione Covid, preferiamo evitare luoghi affollati.
Toscana e le Terme di Saturnia
Dopo due giorni di relax, lasciamo il Lazio ed entriamo in Toscana con l’intenzione di raggiungere l’Argentario. Purtroppo non riusciamo a fermarci, tutti i campeggi sono al completo e l’unico che ha qualche piazzola disponibile, non è raggiungibile causa la strada ridotta ad una corsia molto stretta per le auto parcheggiate in entrambi i lati.
Così ci rassegnamo e ci allontaniamo dalla costa puntando verso le Terme di Saturnia, dove siamo già stati qualche anno fa. Ci fermiamo per una notte presso l’Area camper Aleare dei Pinzi, l’unica presente nei pressi delle terme libere: ottima area, con tutti i servizi (bagni, docce a pagamento, lavabi, lavatrice, attacco luce, camper service), navetta verso le cascatelle, bar e possibilità di consegna pizza.

Per evitare assembramenti, decidiamo di raggiungere le Cascatelle la mattina presto alle 8:30, utilizzando il primo viaggio della navetta. Ottima scelta, sia per la giusta temperatura, che per la presenza di pochi turisti. Durante tutta la giornata, infatti, sono inavvicinabili.
Le terme di Saturnia sono costituite da un’unica sorgente termale sulfurea che sgorga ad una temperatura costante di 37,5 gradi. Durante il periodo invernale è sicuramente più piacevole immergersi nelle acque termali anche se la temperatura esterna può essere molto bassa. In estate invece, anche se è più comodo, non è altrettando piacevole.

Nel pomeriggio utilizziamo i canali lungo la strada principale che sono meno affollati e, a mio parere, più rilassanti perchè si riesce ad immergersi quasi completamente data la profondità del fosso.

Umbria: Norcia e Castelluccio di Norcia
Dopo una giornata di completo relax, ripartiamo continuando a salire verso casa ma, avendo ancora a disposizione un paio di giorni, ci fermiamo nei Monti Sibilini.
La meravigliosa Piana di Castelluccio è stata la tappa conclusiva del nostro viaggio estivo in Italia centro-sud, un viaggio deciso pochi giorni prima di partire, causa emergenza Covid19. Nelle lunghe vacanze estive durante il mese di agosto infatti, siamo soliti esplorare e scoprire paesi del nord Europa, sia per le temperature decisamente più fresche, sia per avere l’opportunità, visto i numerosi giorni a disposizione, di conoscere luoghi, culture e tradizioni diverse dalle nostre.
Questo viaggio è stato per noi l’occasione di visitare e conoscere una parte molto bella del nostro paese che, durante gli altri mesi dell’anno, non ci è possibile raggiungere causa la distanza e i pochi giorni a disposizione.
Sicuramente il mese d’agosto non è il periodo migliore per un viaggio del genere a causa del troppo affollamento ovunque, ma ne è valsa sicuramente la pena perchè l’Italia, a differenza di molti Paesi d’Europa, per la sua conformità naturale e soprattutto per la sua storia antica, offre veramente tutte le possibilità al turista: monti, appennini, laghi, mare, isole, borghi medioevali, città antiche, parchi naturali e tanto altro!
I NUMERI DEL NOSTRO VIAGGIO
- 22 giorni e 21 notti
- 3.240 Km percorsi
- 8 Regioni attraversate
AREA DOWNLOAD
ELENCO AREE CAMPER CON RECENSIONI
ABRUZZO – MOLISE – CALABRIA – CAMPANIA – LAZIO – TOSCANA – BASILICATA
“I VIAGGI DI PRONTI CAMPER VIA”
Le località del centro Italia di questo articolo sono presenti nel libro “I Viaggi di Pronti Camper Via – Centro Italia” che ho autopubblicato a settembre 2024. Se desideri avere a portata di mano e in viaggio con te, una copia cartacea dei nostri 10 migliori itinerari in Centro Italia, acquista il libro su Amazon.

