- 09 -10 Agosto 2020
Una delle tappe che ho preferito in questo viaggio in camper: i Sassi di Matera!
Dove sostare in camper per i Sassi di Matera
In mattinata arriviamo direttamente all’Area Camper il Kartodromo di Matera, dove i gestori ci acoclgono con molta disponibilità e gentilezza. E’ molto tranquillo e dispone di tutti i servizi. Le piazzole all’ombra sono poche ma, da quel che ho visto, anche le altre aree camper non hanno posti ombreggiati.
Durante il check-in la signora della Reception, ci illustra sulla mappa dei Sassi di Matera, i punti di maggiore interesse da non perdere assolutamente. Ci fornisce tutte le informazioni e i contatti per le eventuali visite guidate che si svolgono sia al mattino che al tardo pomeriggio.
L’area camper è distante qualche chilometro dai Sassi, ma dispone di una navetta praticamente gratuita con orari prestabili ma molto flessibili in base alle esigenze. Nel prezzo della sosta è già compreso un viaggio a/r per tutti i componenti dell’equipaggio verso i Sassi. Per i trasferimenti in più, si paga invece € 1,00/persona.
Scegliamo di visitare i Sassi con una guida e prenotiamo, tramite la Reception, il tour delle 10:30 che costa € 15,00/adulto.
Piazza San Francesco
Scelta più che mai consigliata…il tour è veramente interessante! La guida è una ragazza del posto che ci spiega la storia dei Sassi di Matera, le tradizioni ancora oggi in uso, la Festa della Bruna (Santa Patrona del paese).
Matera è stata dichiarata Capitale della Cultura europea per l’anno 2019 e turisticamente è ben attrezzata e organizzata per ospitare i numerosissimi turisti provenienti da tutta Europa.
Iniziamo il nostro tour da Piazza San Francesco, nel centro storico di Matera poco prima del borgo antico dei Sassi, dove si trova la Chiesa San Francesco d’Assisi , in stile barocco e così chiamata per la visita di San Francesco d’Assisi nel 1218.
Questa Chiesa è molto importante per i materani perchè al suo interno è custodita la statua della Madonna della Bruna, Santa protettrice di Matera.
Secondo una leggenta (ma ce ne sono varie), una giovane signora chiese ad un contadino di farla salire sul suo carretto per accompagnarla a Matera ma, quando arrivò alla periferia della città, chiese al contadino di portare un messaggio al Vescovo dicendo che era la madre di Cristo.
Il Vescovo e i cittadini andarono ad accogliere la Vergine ma, al suo posto, trovarono una statua che caricarono su un carro trionfale addobbato.
E così, da più di 600 anni, il 2 luglio di ogni anno si celebra la Festa della Bruna: è il giorno più lungo ed è una festa molto sentita dai materani.
Processioni e sfilate di carri realizzati in cartapesta, occupano le vie della città per tutta la giornata che si conclude con l’assalto e la distruzione del carro. L’intento è quello di portarsi a casa un “pezzetto” del carro stesso.
Proseguiamo il nostro tour addentrandoci nel borgo dei Sassi, così composto: il Sasso Caveoso, il Sasso Barisano e Civita.
Civita e Piazza Duomo
Civita sorge sullo sperone più alto che separa i due Sassi. Ci fermiamo in Piazza Duomo, dominata dalla Cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant’Eustachio, la Chiesa principale della città eretta nel 1230.
Infatti Matera, oltre a venerare la Madonna della Bruna, ha anche un altro Patrono, Sant’Eustachio che si festegga il 20 settembre.
L’esterno di questa chiesa ha conservato la sua forma originarie, mentre l’interno ha subito varie trasformazioni. L’elemento caratteristico della facciata, è il rosone a sedici raggi affiancato da piccole colonne con gli evangelisti.
Nell’arco che sovrasta la porta d’ingresso risiede la statua della Madonna del Bruna e ai lati le statue dei santi Pietro e Paolo. All’estremità della facciata, invece, sono raffigurati in altorilievo, Sant’Eustachio e Santa Teopista.
I Sassi di Matera in camper
Il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano
Da Civita ci spostiamo verso i Sassi: il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano, dichiarati nel 1993 Patrimonio dell’umanità dall’ UNESCO.
Entrambi sono costituiti da edifici rupestri scavati nella roccia risalenti all’era preistorica e successivamente riadattati secondo le nuove esigenze abitative. I primi insediamenti umani furono in vere e proprie grotte naturali, simili a quelle che si possono vedere tuttora nel Parco di fronte ai Sassi.
Con il passare del tempo l’uomo iniziò ad aggiungere, a quelle naturali, altre grotte, scavando la roccia estremamente friabile e quindi facilmente modellabile. Il promontorio dei Sassi, infatti, è costituita da calcarenite, una roccia sedimentaria di origine marina. Spesso, per sbaglio o per comodità, viene definita tufacea, ma non lo è assolutamente. Il tufo si trova in sedimenti accumulati causa un’eruzione vulcanica e nella Murgia Materana non ci sono zone vulcaniche. E’ un piccolo dettaglio che i materani, però, vogliono sempre puntualizzare.
La guida ci spiega che il Sasso Caveoso è così chiamato per la sua particolare conformità che ricorda la cavea di un teatro, con le abitazioni disposte a gradoni. Il Sasso Barisano invece deve il suo nome alla posizione, rivolta verso Bari.
Camminando tra i vicoli dei Sassi, la guida ci fa notare che il suolo su cui poggiamo i piedi, in realtà è il tetto della grotta/abitazione sottostante.
Molto interessante e coinvolgente è la storia riguardante i Sassi di Matera, nominati anche da Carlo Levi in “Cristo si è fermato ad Eboli“. Nel 1935, infatti, accusato di essere un oppositore del Fascismo, venne esiliato ad Aliano, paese confinante con Matera. Qui potè vedere di persona le condizioni arretrate e povere di questo paese, con un elevatissimo tasso di mortalità causato anche dalle scarse condizioni igieniche.
Fino agli anni ’50 infatti, le grotte erano abitate da più persone della stessa famiglia, non avevano finestre ma solo una piccola apertura all’ingresso. All’interno della stessa grotta, i materani tenevano con sè i loro animali che erano fonte di cibo; l’acqua spesso mancava e le fogne non esistevano.
Grazie alla testimonianza di Carlo Levi, si sollevò anche a livello nazionale, il problema del Meridione e della sua arretratezza. Nel 1948 Palmiro Togliatti, dopo una visita a Matera, la definì “Vergogna nazionale“ . Nel 1952, l’allora capo del governo Alcide De Gasperi, firmò una legge per lo sfollamento dei Sassi, che vennero così abbandonati.
La guida ci spiega che non fu facile per i materani lasciare i sassi. Anche se vennero spostati in vere e proprie case con migliori condizioni igienico-sanitarie, vennero comunque tolti dal loro habitat.
Nacque così la nuova Matera mentre quello dei Sassi divenne un borgo fantasma, sporco, in stato di degrado e in completo abbandono. Questo fino alla metà degli anni ’80 quando, con l’obiettivo di far rinascere la vecchia Matera, venne emanata una legge per cui i cittadini poterono tornare ad abitare i vecchi Sassi, ovviamente a seguito di lavori di ristrutturazione.
Così nel 1993 I Sassi diventano Patrimonio dell’UNESCO e nel 2019 la città di Matera viene designata Capitale delle cultura europea.
I Sassi di Matera in camper
La Chiesetta Rupestre di Sant’Antonio Abate
Dopo il racconto coinvolgente della storia di Matera, ci spostiamo nel Sasso Barisano all’interno della Chiesa rupestre (scavata nella roccia) di Sant’Antonio Abate.
Risalente al XVIII secolo, e’ una cappella dalla semplice facciata, con un piccolo rosone e costituita all’interno da un’unica navata.
Ma c’è una sorpresa ad attenderci … il signor Eustachio, che ha vissuto nei Sassi e che ci rallegra suonando una ballata in dialetto maretano, con la Cupa Cupa, tipico strumento del luogo.
I Sassi di Matera in camper
La Casa grotta Narrante e il Cucù
Proseguiamo il tour con la nostra guida che ci conduce in una delle varie case grotta museo presenti a Matera. Ed eccoci nella Casa grotta Narrante, in Via Madonna della Virtù, nel Sasso Barisano di fronte al Torrente Gravina.
Nell’ingresso è presente il negozio di souvenir con manufatti artigianali tipici della zona, fra questi il“Cucu”, il famoso fischietto di Matera, chiamato così per il suono riprodotto simile al canto del cuculo.
Ha origini antichissime ed è stato il primo giocattolo sonoro. Già in epoca risalente alla Magna Grecia, infatti, nelle tombe dei bambini sono stati trovati piccoli fischietti realizzati in argilla.
Quelli tradizionali sono fischietti a forma di gallo, simbolo di forza e virilità, utilizzati per tenere lontano i malefici. Oggi ha un significato importante nel corteggiamento: viene regalato dall’uomo alla donna che intende corteggiare. Se questa lo rifiuta, vuol dire che rifiuta anche il corteggiamento.
Ovviamente anche le dimensioni del fischietto contano: più è grande, maggiore è la ricchezza del corteggiatore e di conseguenza l’amore che prova per la donna.
Sul retro si accede alla vera e propria casa grotta, ricostruita con arredi e oggetti di lavoro tipici e con la stalla degli animali ubicata sul fondo della stanza stessa.
I Sassi di Matera in camper
La Chiesa rupestre di Santa Maria de Idris e la Necropoli
Attraversiamo i vicoli del Sasso Barisano e torniamo nel Sasso Caveoso per visitare un’altra chiesa rupestre, la Chiesa di Santa Maria de Idris. Risalente al Trecento è rilevante sopratutto per gli antichi affreschi presenti (assolutamente non fotografabili).
La Chieda si trova sulla sommità del Monterrone, la rupe calcarea che si erge nel Sasso Caveoso. Il nome “Idris” deriva dall’acqua che sgorgava da quella rupe.
Proseguiamo e, come ultima tappa di questo interessantissimo tour, arriviamo nella vicina Necropoli di Santa Lucia. E’ un vera e propria area cimiteriale dove si possono vedere chiaramente le tombe medioevali di forma ellittica.
E così termina il nostro tour, entusiasmante a dir poco e con una guida molto preparata e disponibile. Torniamo all’area camper con la navetta e, dopo esserci riposati un paio d’ore, decidiamo di tornare nei Sassi per vederli illuminati di sera. Così ne approfittiamo per cenare in una delle tante Osterie presenti e gustare i loro piatti tipici.
I Sassi illuminati sono molto suggestivi e vale sicuramente la pena visitarli sia di giorno che di sera.
I Sassi di Matera in camper
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