21 Agosto 2020
Come capita il più delle volte, le mete inaspettate si rivelano le più interessanti e Caprarola, nei Monti Cimini, è proprio una di queste.
Non riuscendo a trovare parcheggio sul lago di Vico, abbiamo proseguito lungo la strada e siamo capitati per caso in questo borgo, arroccato su uno sperone di roccia.
Il maestoso palazzo che domina il borgo dall’alto, ha attirato la nostra attenzione e dopo una piccola ricerca in rete, scopriamo che si tratta di Palazzo Farnese.
Dove sostare
Essendo uno dei monumenti rinascimentali più importanti ed affascinanti d’Europa, decidiamo di fermarci e visitare la mattina seguente il Palazzo.
A pochi passi dal borgo, in Via Guido Bonafede, è presente un parcheggio gratuito misto auto/camper. Noi, però, preferiamo parcheggiare nel piazzale libero delle scuole, che si trova proprio di fronte e che ci sembra più tranquillo e silenzioso.
Dopo cena, raggiungiamo il borgo e, percorrendo l’unica e ripida salita, arriviamo in cima a Caprarola sotto il Palazzo Farnese.
Caprarola: la storia del borgo
Caprarola è un borgo di origine etrusco. I primi insediamenti, però, ci furono solo verso l’XI secolo, a causa dei boschi fitti e impenetrabili dei Monti Cimini.
Durante il medioevo Caprarola fu conteso dalle varie famiglie feudatarie come i Di Vico, gli Orsini e gli Anguillara, fino alla prima metà del Quattrocento quando cadde sotto il dominio della Santa Sede.
Verso la fine del Quattrocento, Caprarola venne concessa in vicariato alle famiglie Rialto-Della Rovere e iniziò un periodo prospero per la cittadina.
Il massimo splendore, però, ci fu nel XVI secolo con la famiglia Farnese che estese il proprio dominio costruendo ville e castelli nelle zone circostanti. A Caprarola, Palazzo Farnese è la residenza che più rappresenta la ricchezza che la famiglia Farnese raggiunse in questo periodo.
Palazzo o Villa Farnese
Di buon mattino ripercorriamo la salita a piedi e, dopo un buon caffè in un bar del borgo, siamo pronti per visitare Palazzo Farnese.
La storia di Palazzo Farnese
Palazzo Farnese (o Villa Farnese) rappresenta un eccezionale esempio di struttura rinascimentale costruito dalla famiglia Farnese nei propri possedimenti. Lo scopo iniziale della sua realizzazione era difensivo. Il progetto venne affidato, dal cardinale Alessandro Farnese il Vecchio, ad Antonio da Sangallo il Giovane il quale ideò una rocca pentagonale con bastioni angolari.
I lavori iniziarono nel 1530, ma furono sospesi quindici anni dopo a causa della morte del Sangallo. Vennero ripresi solo verso il 1560 quando il cardinale affidò i lavori all’architetto Vignola che li seguì fino al 1564. Venendo meno lo scopo difensivo, Vignola modificò completamente il progetto originale. Mantenne la pianta pentagonale, ma trasformò la struttura in un imponente palazzo rinascimentale: al posto dei bastioni inserì delle terrazze che si affacciavano sulla campagna circostante e realizzò un cortile circolare al centro della struttura.
Vignola apportò modifiche anche al territorio circostante con lo scopo di esaltare la posizione dominante del Palazzo su tutto il paese. Fece tagliare, quindi, la collina con scalinate e realizzò una strada rettilinea nel centro del borgo sottostante. Il Palazzo divenne così, la residenza estiva del cardinale e di tutta la sua corte.
L’esterno del Palazzo Farnese
Esternamente, visibile dall’alto, Palazzo Farnese si presenta a forma pentagonale con un cortile interno circolare. E’ sviluppato su cinque piani: nel seminterrato, le cucine e i servizi, al piano terra l’area dei Prelati, al primo piano quello dei Nobili, al secondo piano dei Cavalieri e all’ultimo piano quello degli Staffieri.
Entriamo salendo le due rampe di scale di fronte all’edificio e accedendo al cortile interno dove, al centro del pavimento, è presente una “bocca della verità” che serviva per raccogliere l’acqua piovana da utilizzare quotidianamente.
Gli ambienti interni
Dal portone principale, al piano terra, accediamo al piano dei Prelati che si compone di diverse sale: il Salone d’Ingresso (o della Prima Guardia), l’Armeria, il Salone di Giove, le Stanze delle Stagioni, i Gabinetti dei Prelati, la Stanza del Liocorno, la Sala dei Cigni. Tutte queste sale sono affrescate solo nella volta del soffitto, esclusi i due Saloni che invece sono affrescati anche nelle pareti.
Dalla bellissima Scala Regia a chiocciola, si accede al piano superiore detto Piano dei Nobili che comprende le Sale di rappresentanza e gli appartamenti privati. Le principali Sale di rappresentanza, completamente affrescate, sono: la Sala d’Ercole che rappresenta la nascita del lago di Vico grazie alla forza di Ercole, la Cappella che è l’unica stanza circolare, la Sala dei Fasti Farnesiani che esalta la potenza dei Farnese, la Sala del Concilio dedicata al pontificato di Papa Paolo III, la Sala degli Angeli che raffigura scene di miracoli legate agli angeli.
Ma la sala di rappresentanza più spettacolare di tutte e che ci ha lasciato senza parole, è la Sala del Mappamondo. E’ splendidamente decorata su due pareti con le carte geografiche di tutti i continenti, su una parete con tutto il globo e su un’altra con la carta dell’Italia. Sulla volta invece, sono raffigurate le costellazioni con i segni zodiacali.
Gli appartamenti privati sono composti invece da ambienti più piccoli e sono diversi: la Camera dei Sogni, la Camera dei Giudizi, la Camera della Penitenza, la Camera della Solitudine, la Camera dei Lanifici, ecc… Queste stanze sono affrescate solo nella volta, in quanto le pareti venivano arricchite con tendaggi, arazzi e quadri.
Salendo ancora troviamo il Piano dei Cavalieri a cui si accede dalla balconata sovrastante il porticato e si compone di 61 stanze e il Piano degli Staffieri che si compone di 26 stanze con piccole finestre. Questi ultimi due piani però, non hanno nulla di interessante e artistico in quanto erano utilizzati dal personale di corte e dalla servitù.
Il Parco esterno del Palazzo
All’esterno del Palazzo sono presenti i giardini del parco che si suddividono in Giardini Bassi e Giardini Alti.
I Giardini Bassi sono due grandi giardini quadrati con siepi di bosso e costituiti da varie fontane, che si trovano all’altezza del Piano Nobile e sono raggiungibili tramite due ponti, uno dalla Camera dei Lanifici e uno dalla Camera dei Giudizi.
I Giardini Alti, tipici giardini all’italiana, sono invece raggiungibili percorrendo scale e viali del parco. Al termine dei Giardini Alti si trova la Palazzina del Piacere, non visitabile. Questa parte del parco era in origine nata per le battute di caccia (“barco da caccia”) e in questo luogo il cardinale Alessandro Farnese, organizzava eventi per allietare e sorprendere i suoi ospiti. A quei tempi, in un “barco da caccia” non poteva mancare un “casino” e quindi il cardinale fece progettare anche una palazzina di “piacere”. Il complesso comprendeva anche le fontane, tra cui quella con il grande bicchiere sormontato da due statue, con la vasca sottostante e i giochi d’acqua.
Informazioni per la visita
Apertura: dal martedì alla domenica Chiusura: Lunedì per riposo settimanale Orari: 8:30 - 18:45 Biglietto d'ingresso: € 5,00 per persona - gratuito sotto i 18 anni
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