- 10 – 12 Settembre 2021
Il Parco delle Cascate di Molina e Soave sono due mete che, già da oltre un anno, avevamo in mente di raggiungere ma, sapendo quanto fossero gettonate tra camperisti e non, abbiamo sempre aspettato un week-end senza festività e abbastanza fuori stagione.
Partiamo la sera prima e ci fermiamo, solo per la notte, nella famosa Area Camper di Monzambano, in provincia di Mantova.
Arriviamo verso le 18:00 di venerdì e l’area è già abbastanza piena. Non accettano prenotazioni, quindi è consigliabile prima di arrivare, telefonare e accertarsi che ci sia ancora posto.
L’area camper dispone di 130 piazzole e si sviluppa su due livelli. In quello superiore, con meno stalli e su fondo ghiaioso, sono presenti il camper service e i servizi igienici (comprese le docce a pagamento); in quello inferiore, denominato “Oasi” e su fondo erboso, sono presenti circa un centinaio di stalli, di cui una parte sviluppati attorno a un grazioso laghetto circondato da salici.
Quest’area camper viene letteralmente presa d’assalto durante il periodo primaverile-estivo o in concomitanza di eventi e sagre che si tengono nei borghi come Valeggio sul Mincio, Borghetto sul Mincio e Peschiera sul Garda. Si trova infatti in un punto strategico per visitare oltre a questi paesi, anche il bellissimo Giardino Sigurtà, Gardaland, il Parco Natura Viva, Sirmione e tanto altro.
A tal proposito, qui sotto ripropongo un articolo di qualche anno fa, riguardante proprio alcune di queste interessanti mete.
Cascate di Molina
Al mattino ci spostiamo a Molina, frazione del comune di Fumane, nel Parcheggio gratuito presso il Parco delle Cascate. La strada per arrivarci non è proprio il massimo per i camper, ma è comunque fattibile, prestando attenzione soprattutto nelle curve più strette. Alle 10:00 il parcheggio è già abbastanza affollato, meglio arrivare al mattino presto o addirittura la sera prima.
Il Parco delle Cascate di Molina
Il parco apre alle 09:00, l’ultimo ingresso in estate è alle 17:30 ed è a pagamento. Qui puoi trovare prezzi, orari e mappa del parco.
Il Parco delle Cascate è un’area protetta dei Monti Lessini che si estende per circa 80.000 mq. La loro emersione avvenne circa 25-30 milioni di anni fa e da quel momento le rocce calcareee vennero sottoposte all’erosione da parte degli agenti atmosferici. La presenza di acqua in superficie e in profondità nelle rocce calcaree, ha creato questo tipico paesaggio carsico.
Attraversiamo il borgo seguendo le indicazioni per il parco delle cascate e dopo una passeggiata di 5 minuti in discesa, arriviamo alla biglietteria dove ci vengono illustrati i 3 possibili percorsi ad anello: quello verde, più semplice e veloce (poco più di 1 km), quello rosso di 2,5 km e quello nero, più impegnativo, di quasi 4 km. Ci viene lasciata una mappa che illustra molto bene tutto il parco e i suoi percorsi, ognuno dei quali conduce alla famosa altalena.
In vari punti del parco sono presenti aree pic-nic con tavoli e panchine, mentre solo all’ingresso del parco è presente un chiosco/bar. I cani sono ammessi solo se tenuti al guinzaglio. I percorsi non sono praticabili per carrozzine e passeggini.
Optiamo per il percorso rosso e in un’ora e mezza, compresa pausa pranzo in un’area pic-nic, terminiamo il giro ad anello che attraversa la Grotta Preistorica, la Cascata dell’Orso con il suo profondo Pozzo, la Cascata del Marmittone, la Cascata Nera (dove si trova l’altalena acrobatica che ti permette quasi di toccare l’acqua), la parete delle Croci Misteriose, la Cascata Verde, ecc…
Il Borgo dei Mulini a Molina
In un borgo dove l’acqua è sempre stata una costante predominante, non potevano mancare i mulini. Così, prima di lasciare Molina, usciamo dal Parco delle Cascate e seguiamo le indicazioni per gli unici due mulini ristrutturati e attualmente abitati: il Molin de Lorenzo e il Molin dei Veraghi.
La principale professione legata all’utilizzo dei mulini, era quella del mugnaio. La forza dell’acqua a caduta, facendo girare le ruote esterne, permetteva la macinazione dei cereali.
Un’altra caratteristica di Molina che non passa inosservata, è la pietra di Lessina presente in tutte le costruzioni del borgo, compreso il campanile costruito integralmente con questa pietra agli inizi del 1900. Anche il sentiero che conduce all’ingresso del parco, è delimitato da questi enormi “piastroni”.
Soave e la sua possente cinta muraria
Lasciamo Molina e in meno di un’ora arriviamo a Soave, nell’Area Camper in via Invalidi del Lavoro. E’ una comoda area, con pochi stalli,vicina al centro storico, subito fuori dalle mura, con camper service e luce, a pagamento.
Cenni storici di Soave
Soave è un borgo medioevale racchiuso da una cinta muraria, ancora incredibilmente intatta, costruita nel 1369 da Cansignorio della Scala per fortificare la città e rafforzare il Castello già esistente a partire dal X secolo. Il maniero è appartenuto a diverse famiglie, dai Conti di Verona nel 1100, alla famiglia dei Greppi, che lo cedette nel 1270 al Comune di Verona. Conquistato da Rolando de’ Rossi da Parma nel 1338, successivamente ne entrò in possesso la famiglia della Scala, che lo fortificò con le cinta muraria. Cessata la dinastia scaligera, passò in mano ai Visconti di Milano ed in seguito ai Carrara di Padova.
Nel 1405 entrò a far parte della Repubblica Veneziana e godette di un lungo periodo di pace fino all’arrivo di Napoleone nel 1796. Verso la fine del 1800, il castello venne acquistato da Giulio Camuzzoni, primo sindaco di Verona dopo l’unificazione d’Italia, che effettuò il restauro per riportare il castello alle forme originarie che ancora oggi si possono ammirare.
Il Castello di Soave e le Porte del borgo
Il Castello è visitabile dal martedì alla domenica ed è chiuso il lunedì. Qui puoi consultare tutti i dettagli per la visita.
Si accede al centro storico di Soave, tramite le quattro porte della città: Porta Aquila (ora Porta Bassano), Porta Vicentina, Porta Verona e Porta San Giorgio. Entriamo da Porta Aquila e seguiamo le indicazioni per il Castello, costeggiando le possenti mura. Davanti a noi si apre un bel panorama, da un lato distese di vigneti con i grappoli maturi ancora appesi e dall’altro il centro storico di Soave con i Monti Lessini sullo sfondo.
Proseguiamo la passeggiata lungo il sentiero dietro al Castello, che attraversa il Parco degli Ulivi e scende verso il centro, arrivando così dalla parte opposta da dove siamo entrati, nei pressi di Porta Verona, dove sono stati appesi i grappoli d’uva. E’ una tradizione, infatti, appenderli durante il periodo della vendemmia e in concomitanza della Festa dell’Uva, che quest’anno si tiene nel week-end dal 17 al 19 settembre 2021.
Attraversiamo il centro storico tra negozi, bar e diversi wineshops dove poter acquistare il loro Soave DOC, considerato il vino bianco italiano per eccellenza. Viene prodotto con le uve Garganega e Trebbiano dei Colli Lessini che comprende i territori di più comuni, tra i quali Soave e Monteforte d’Alpone.
Il Duomo di Soave e il Palazzo di Giustizia
Lungo la strada principale del borgo, merita una visita anche il Duomo di San Lorenzo Martire, la cattedrale in stile neoclassico, risalente al Settecento e più volte ristrutturata, dove si può ammirare il bellissimo soffitto della navata affrescato da un pittore soavese.
A poca distanza dalla Cattedrale, in Piazza dell’Antenna, si trova il Palazzo di Giustizia, un edificio con il loggiato e quattro archi. Costruito nel 1375 per volere di Cansignorio della Scala come sede del governo cittadino, oggi ospita al piano terra un’enoteca.
Terminiamo la nostra passeggiata tornando verso il camper, dopo aver acquistato in un wineshop il loro tipico “Vino Recioto” che gustiamo con i miei squisiti cantucci con gocce di cioccolato (se volete la ricetta, scrivetemi !).
“I VIAGGI DI PRONTI CAMPER VIA“
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