- 26 Dicembre 2022 – 02 Gennaio 2023
Quest’anno abbiamo deciso di esaudire un desiderio delle nostre ragazze: trascorrere il Capodanno in camper sulle Dolomiti e come destinazione abbiamo scelto Sappada.
Così, dopo aver festeggiato il Natale con i parenti, il giorno di Santo Stefano terminiamo gli ultimi preparativi e nel primo pomeriggio partiamo. Sappada è una meta ricorrente dei nostri viaggi, in camper e non. Si trova infatti a pochi chilometri dalla nostra amata Val Visdende, dove abbiamo trascorso le vacanze estive e invernali per diversi anni (leggi l’articolo sul Blog, cliccando qui).
Pieve di Cadore
In serata decidiamo di sostare a Pieve di Cadore, piccolo paese in provincia di Belluno e capoluogo del Cadore.
Sostiamo nel parcheggio pubblico gratuito in Piazza Martiri della Libertà, dove è possibile trascorrere anche la notte in tutta tranquillità. Si trova a pochi passi dal centro storico, di fronte al Museo dell’occhiale. Non sono presenti servizi. Al mattino presto il parcheggio si riempie in fretta ma comunque non si riesce a dormire a lungo. Alle 7, infatti, si viene svegliati dal rintocco delle campane della vicina Chiesa.
Prima di cena, ci sgranchiamo le gambe, dopo il viaggio di tre ore, con una passeggiata in paese. Pieve di Cadore ha dato i natali a uno dei più importanti pittori del Rinascimento, Tiziano Vecellio. In Via Arsenale 4 si trova la casa in cui nacque il famoso artista, oggi adibita a Museo. Questo edificio è risalente al XV secolo ed è sfuggito alle devastazioni delle guerre. Tiziano visse per diversi anni in questa casa e, anche dopo il suo trasferimento a Venezia dove si affermò come pittore, ogni tanto è tornato nel Cadore.
La Piazza Tiziano rappresenta il centro del paese con la statua del pittore, il Palazzo della Comunità e la Chiesa di Santa Maria Nascente del XVIII secolo.
Proseguiamo la nostra passeggiata addentrandoci nel Parco Roccolo dove, in occasione delle festività natalizie, una piccola baita è addobbata come “Casa di Babbo Natale”, con tanto di buchetta della posta dove imbucare le letterine dei bambini.

Sappada: dove sostare in camper
Il campeggio Alpin Park
La mattina seguente, in meno di un’ora, arriviamo a Sappada al campeggio Alpin Park, dove abbiamo prenotato una piazzola per sei notti. Si trova a qualche chilometro di distanza da Sappada ma a due passi da Cima Sappada, una delle sue antiche borgate.
Dispone di diverse piazzole per camper con attacco luce. Nella struttura dove si trova la reception è presente un comodissimo ski room. In un altro edificio sono dislocati i servizi igienici con docce calde già comprese nel prezzo e la zona lavanderia con lavatrice e asciugatrice. Ovviamente anche la raccolta differenziata e il wi-fi gratuito. Inoltre è disponibile anche il servizio bombole del gas da 10 kg. Vi è la possibilità di prenotare il pane fresco tutti i giorni e, di fianco alla reception è presente una birreria e ristorante (Alpen Stube). Proprio dietro al campeggio passa la pista da sci nordico.
Per quanto riguarda il carico dell’acqua e lo scarico delle acque grigie, in questo periodo invernale, si possono effettuare solo con le taniche a causa delle rigide temperature. Ad ogni modo, per chi non le avesse, il camping è fornito di taniche apposite.
Alla reception ci suggeriscono diverse attività che si possono prenotare direttamente con la loro struttura, come ciaspolate, escursioni con le motoslitte, passeggiate a cavallo, lezioni di sci nordico e snowboard. E’ possibile anche noleggiare le biciclette, ovviamente nel periodo estivo.
Un servizio molto valido del campeggio è la navetta gratuita che, su chiamata, è sempre disponibile per il trasporto urbano durante tutta la giornata.
Inoltre il campeggio è convenzionato con alcuni negozi di articoli sportivi di Sappada, con il noleggio di attrezzatura da sci, con un centro benessere e con l’Adventure Park presente nella stessa area del campeggio (aperto solo nei mesi estivi).

L’area camper di Sappada
Oltre al campeggio, per chi non ha necessità di tutti i servizi del campeggio, è possibile sostare anche nell’Area Camper Sappada. E’ situata nella Borgata Palù e si trova sulla sponda del fiume, a cinque minuti a piedi dal centro del paese.
Si tratta di un’area a pagamento, dotata di carico e scarico (ma non so se funzionanti durante il periodo invernale) e colonnine della luce a pagamento. Non sono presenti i servizi igienici. A differenza del campeggio, non accetta prenotazioni in nessun periodo dell’anno e, in alta stagione, è molto affollata. Abbiamo avuto modo di testare quest’area a fine agosto durante il nostro viaggio di ritorno dalla Polonia.

Le borgate di Sappada
Dal 2017, anno in cui il Parlamento ha approvato il referendum del 2008 con cui i cittadini hanno espresso la volontà di entrare a far parte della regione Friuli Venezia Giulia, Sappada è un comune della provincia di Udine. Prima di quell’anno, faceva parte del Veneto.
Sappada (in dialetto chiamata Plodn) si sviluppa lungo il fiume Piave che nasce dal Monte Peralba, simbolo di questa vallata.
È suddivisa in borgate, quindici per l’esattezza, di cui nove (Pill, Mühlbach, Cottern, Hoffe, Fontana, Kratten, Soravia, Ecche e Puiche) formano la cosiddetta Sappada Vecchia.
Borgata Palù e Borgata Bach

Provenendo da Belluno, Borgata Palù e Borgata Bach sono tra le prime che si incontrano. Rappresentano la parte più commerciale di Sappada, con negozi di abbigliamento, di articoli sportivi e di souvenir, alimentari, bar e ristoranti. Nella parte bassa, verso il fiume, si trova l’Area di sosta camper.
I punti di maggiore interesse di queste borgate, sono:
- la Chiesa di S.Margherita che è la principale Chiesa di Sappada, risalente al 1700. È in stile barocco e l’interno è molto bello, ricco di decorazioni e affreschi;
- il laghetto di Ziegelhutte, un lago artificiale di pesca sportiva durante i mesi estivi. Si trova al di là del fiume Piave, lungo il Rio Storto. Si raggiunge seguendo il sentiero che parte dall’area camper o da Nevelandia e si immette nel bosco. Tra gli anni ’50 e ’60, qui c’era una cava di argilla da cui si ricavavano materiali per l’edilizia. Da qui il nome Ziegelhutte che significa “baracca di mattoni“. Noi abbiamo avuto modo di scoprire questo lago mezzo ghiacciato immerso nella “valle del silenzio”, durante una ciaspolata notturna prenotata direttamente dallo staff dell’Alpin Park.
- Nevelandia, il parco giochi invernale dove i bambini, ma anche gli adulti, possono divertirsi sulla neve. Ci sono gonfiabili, pista di pattinaggio, pista con gommoni, pista per bob e slittini, musica e intrattenimento.
- Sciovie Campetti e Seggiovia Col dei Mughi per chi desidera sciare. La prima si trova di fianco a Nevelandia ed è il campetto scuola per chi si avvicina per la prima volta al mondo dello sci. La seconda invece sale in quota, dove ci sono pressochè piste rosse.
- Proprio nella zona di Nevelandia, nei pressi del punto ristoro, si trova una piccola baita dove si possono prenotare i tour in motoslitta con le guide. Questo è il sito ufficiale dove potete trovare tutte le informazioni: Motoslitte Tour Sappada. Anche noi abbiamo provato questa bellissima esperienza con il tour per il Passo Digola della durata di un’ora e mezza.
Borgata Mühlbach
Lasciata la Borgata Bach, si entra nella Borgata Mühlbach da dove inizia anche tutta la parte di Sappada Vecchia. Il nome della borgata deriva dal torrente Mühlbach che la attraversa e che significa “Rio del Mulino” , per la presenza di mulini ad acqua. Oggi non sono più attivi, ma gli edifici esistono ancora e sono stati ristrutturati.
Attraversando il ponte di legno che sovrasta il torrente, si entra nella borgata e, seguendo le indicazioni, si possono visitare:

Il Piccolo Museo della Grande Guerra.
In questo museo, realizzato nel 2002, sono esposti diversi cimeli della prima guerra mondiale. L’ingresso è gratuito ma è aperto solo nei mesi estivi.

Le Cascatelle. Si raggiungono seguendo il sentiero che parte dal Piccolo Museo della Grande Guerra. Si sviluppano lungo il percorso del Rio del Mulino (torrente Mühlbach), le cui acque, con un balzo di circa 20 metri, formano appunto le Cascatelle per poi confluire verso il fiume Piave. In base alla quantità di neve caduta, si possono visitare anche nel periodo invernale.

Il Calvario. Si trova nei pressi delle Cascatelle ed è un percorso di fede che comprende 14 cappelline illuminate corrispondenti alle stazioni della Via Crucis. Sono state costruite nell’Ottocento sul pendio che si trova subito dopo il ponte di legno e sono state realizzate a scopo penitenziale. In cima alla collina sorge una piccola chiesa.

Il Parco della fauna alpina e il Villaggio degli Gnomi. Si trovano a lato della borgata e qui, nel parco recintato, si possono ammirare i camosci e i daini nel loro habitat montano. Sempre nello stesso parco è presente, per i più piccoli, il Villaggio degli Gnomi, aperto solo nei mesi estivi.
Le altre borgate di Sappada Vecchia
Sappada Vecchia è costituita dall’insieme delle altre borgate: Cottern, Hoffe, Fontana, Kratten, Soravia, Ecche, Puiche e Cretta. Vi consiglio una bella passeggiata in questa parte più intima e silenziosa di Sappada, tra le tipiche abitazioni in legno che, nel periodo invernale, spiccano tra la candida neve e, nel periodo estivo, colorano tutto il borgo con i loro balconi fioriti.
In Borgata Cretta, nelle vicinanze del campeggio Alpin Park, si può visitare la Casa Museo della Civiltà Contadina. Si tratta dell’antica abitazione sappadina Puicher s’Kottlars dell’Ottocento e abitata fino agli anni ’80, dove è possibile rivivere la quotidianità delle famiglie contadine di una volta. E’ aperta solo nel periodo estivo.
In Borgata Soravia si trova la Chiesa Regina Pacis. E’ una chiesa moderna costruita negli anni ’70. La sua costruzione si deve a un ex voto dei sappadini durante la Seconda Guerra Mondiale.
In Borgata Kratten sono presenti due seggiovie: seggiovia Pian dei Nidi e seggiovia Sappada 2000 che salgono in quota dove sono presenti diverse piste rosse.
Borgata di Cima Sappada
E poi c’è la borgata che più di tutte c’è rimasta nel cuore, Cima Sappada (in dialetto Zepodn). Si trova nella parte più alta di Sappada, verso Udine, a quasi 1300 metri di altitudine, ai piedi del Monte Siera.
All’ingresso della borgata si può notare, sulla destra della strada, una grande aquila scolpita nel legno. Poco più avanti si trova la Chiesa di S.Osvaldo e il Museo Etnografico di fronte.
La Chiesa di S.Osvaldo è una piccola chiesa risalente ai primi decenni del 1700. L’interno è molto luminoso, grazie alle bianche pareti e alle grandi vetrate. Merita una visita, soprattutto per la bellezza degli affreschi.

Il Museo etnografico “Giuseppe Fontana” è stato allestito negli anni Settanta dal maestro Giuseppe Fontana che raccolse diversi strumenti agricoli, casalinghi e d’uso quotidiano con lo scopo di non disperdere il patrimonio culturale di Sappada. Con gli anni il museo è stato ampliato con campioni di fossili e rocce così da far conoscere ai visitatori la flora e la fauna di questa vallata. Uno spazio è dedicato anche al Carnevale, manifestazione molto sentita dalla popolazione locale. Il museo è aperto anche nel periodo invernale (vedi giornate di apertura nel sito ufficiale).
Dietro la chiesa si sviluppa il borgo, caratterizzato dalle antiche e intatte case in legno che si affacciano sulle strette vie e che richiamano la struttura degli antichi masi. Proprio a Cima Sappada, infatti, sorsero i primi masi e uno di questi è la casa ” Pa Gaigar’s” risalente al 1642 che si può ammirare dietro la piazzetta del borgo. Si riconosce perchè, rispetto alle altre case in legno, è in muratura con la finestra a bifora.
Questo silenzioso e tranquillo borgo, dove sembra che il tempo si sia fermato, è come un museo a cielo aperto: le cornici con le foto in bianco e nero appese alle pareti esterne delle abitazioni che ritraggono momenti di vita quotidiana dei sappadini nei decenni passati, il vecchio lavatoio al centro della piazzetta, la casa museo “Pa Spanglar’s”.

Molto particolare è anche l’allestimento de “il fieno racconta” che da qualche anno caratterizza il borgo. All’esterno delle abitazioni si possono ammirare diverse creazioni di fieno che raffigurano momenti e mestieri del passato come la donna con le sue galline, il contadino con la sua mucca, l’uomo con la slitta, la sarta, le volpi e altre figure.
Nel periodo natalizio l’atmosfera che si respira a Cima Sappada è ancora più suggestiva grazie ai presepi realizzati in vari punti del borgo e alle luci colorate che decorano i tetti e le terrazze delle case.


Durante questo periodo vengono organizzati diversi eventi anche in questa borgata. Noi abbiamo avuto il piacere di assistere ai canti degli Alpini nella piazzetta del lavatoio, sorseggiando un caldo vin brulè e assaggiando biscottini, sfrappole e panettone.
A Cima Sappada sono presenti un ristorante, una trattoria, un parco giochi per i bambini, un bar, un piccolo alimentari, un rinomato negozio di abbigliamento sportivo, un calzolaio, oltre che alberghi e appartamenti in affitto.. insomma tutto il necessario per trascorrere le proprie vacanze in questo piccolo paradiso immerso nella quiete e nel silenzio.
Ma soprattutto è presente la seggiovia per il Monte Siera, dove è possibile sciare nelle piste sia blu che rosse, adatte anche ai principianti. Lo skipass si può acquistare direttamente dalla biglietteria presente nell’impianto di risalita.
Durante il periodo invernale, quando le colline attorno al borgo sono coperte di neve, diventano delle belle discese per gli amanti del bob e degli slittini e così si riempiono di grandi e piccini che si divertono a scivolare (come abbiamo fatto anche noi).
Dal camping Alpin Park si può raggiungere tranquillamente Cima Sappada con una piacevole passeggiata di dieci minuti lungo il marciapiede (illuminato di sera) che fiancheggia la strada. In alternativa, la navetta del campeggio è sempre disponibile per il trasporto gratuito dei suoi ospiti.

Fuori Sappada
Uscendo dal paese, in direzione Santo Stefano di Cadore, vi consiglio di fermarvi ad ammirare l’Orrido dell’Acquatona, una cascata che compie un incredibile salto di 50 metri.
La nostra vacanza a Sappada
Abbiamo trascorso una settimana a Sappada e non ci siamo di certo annoiati! Non è da noi, che amiamo il viaggio itinerante, fermarci per tanti giorni nello stesso posto ma, in questo caso, siamo rimasti molto soddisfatti della nostra scelta.
Il primo giorno di arrivo a Sappada, ci siamo piazzati nel camping Alpin Park e ci siamo informati alla reception sulle diverse attività che si potevano organizzare. Abbiamo sfruttato subito il servizio della navetta per recarci a Sappada dove abbiamo noleggiato tutta l’attrezzatura per sciare presso il negozio noleggio convenzionato con loro.
I tre giorni successivi abbiamo sciato dalla mattina fino al primo pomeriggio e ci siamo rilassati per il resto della giornata facendo una passeggiata nel borgo di Cima Sappada o scivolando sulle colline innevate con i bob.
Essendo le nostre ragazze alle prime esperienze, abbiamo preferito sciare sul Monte Siera dove c’è una breve pista blu per i principianti e una bella e lunga pista blu che si incrocia con la pista rossa che arriva a Pian dei Nidi. In questo modo abbiamo avuto la possibilità di provarle entrambe e divertirci di più.

L’ultimo giorno che abbiamo sciato, abbiamo anche prenotato, tramite lo staff dell’Alpin Park, la ciaspolata notturna verso il laghetto Zieghelhutte. Ci siamo trovati alle 17:00, con la nostra guida Roberto, al negozio di abbigliamento “S’enders 1929” in Borgata Bach dove ci hanno fornito tutta l’attrezzatura necessaria (ciaspole, racchette e torcia).
Dopo una breve ma dettagliata spiegazione sull’utilizzo delle ciaspole, siamo partiti a passo spedito verso la nostra destinazione. In tutto l’escursione è durata due ore ed è stata un’esperienza impegnativa ma bellissima, sicuramente da rifare. Il costo, comprensivo di noleggio attrezzatura, è stato di € 20,00 a persona.
Il giorno dell’ultimo dell’anno, al mattino siamo andati a Sappada dove ci siamo divertiti per un’oretta a Nevelandia. Poi abbiamo raggiunto a piedi la Borgata Mühlbach dove siamo arrivati fino alle Cascatelle (rischiando più di una volta di scivolare sul sentiero completamente ghiacciato).
Nel pomeriggio, sempre tramite lo staff dell’Alpin Park, abbiamo prenotato un Tour in motoslitta verso il Passo Digola. Anche questa è stata una bellissima esperienza, un po’ costosa, ma che ne è valsa sicuramente la pena. Alle ragazze è piaciuta moltissimo.
Il Capodanno a Sappada
Trascorrere la serata di Capodanno a Sappada per noi è stato molto piacevole. Alle 19:30 abbiamo assistito alla fiaccolata dei maestri di sci che sono scesi dalla cosiddetta “pista nera”, in Borgata Palù. A seguire, bellissimi fuochi pirotecnici che hanno illuminato tutto il paese. Poi siamo tornati al camper dove abbiamo cucinato e mangiato piccole sfiziosità e, verso le 23:45 abbiamo raggiunto, insieme ad altri ospiti del campeggio, lo staff dell’Alpin Park che gentilmente ha offerto del buon vin brulè a tutti. Così ci siamo scambiati gli auguri di un buon 2023!
In paese diversi ristoranti avevano organizzato il cenone di capodanno ma, ovviamente, era necessario prenotarlo con largo anticipo. Per i più giovani e amanti della musica, presso la “baita pista nera”, si ballava e cantava fino a notte fonda.

Il primo giorno dell’anno è stato per noi l’ultimo a Sappada. Ci siamo svegliati con calma e, mentre le ragazze si sono dedicate ai compiti scolastici (ahimè quelli ci perseguitano anche in vacanza), io e Tommy abbiamo sistemato alcune faccende in camper e ci siamo rilassati. Nel pomeriggio siamo tornati a Cima Sappada dove abbiamo di nuovo scivolato con i bob e in serata a Sappada per gustarci un’ottima pizza al “Ti Spiazza” in Borgata Palù.
La mattina seguente abbiamo lasciato il camping Alpin Park, ringraziando tutto lo staff per i consigli, per l’accoglienza e per l’organizzazione che hanno contribuito a rendere la nostra vacanza molto piacevole, confortevole e soprattutto divertente.
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