- 04 – 05 Marzo 2023
Chioggia
Per festeggiare il 45° compleanno di Tommaso, ho deciso di portarlo a Chioggia, dove da tanto tempo volevamo andare, e nel Parco del Delta del Po per un bel giro in bici in una delle tante ciclovie presenti.
Dove sostare in camper a Chioggia
Arriviamo a Chioggia nel primo pomeriggio di sabato e, nonostante sia un tranquillo week-end fuori stagione, le aree camper sono già molto affollate. Volutamente decidiamo di fermarci nell’Area Camper Lusenzo essendo la più vicina al centro, raggiungibile in 15 minuti a piedi. Le altre aree camper e gli altri campeggi presenti si trovano a Sottomarina e sono molto vicine alla spiaggia ma più lontane dal centro storico.
L’Area Camper Lusenzo si trova di fronte alla Laguna di Lusenzo. A pagamento, dispone di poche ma ampie piazzole, servizi di camper service e attacco luce. Ad oggi, il costo è di €0,75/h oppure €6,00/giorno. La sosta massima consentita sarebbe di 48 ore oltre la quale scatta la tariffa maggiorata di €18,00/giorno.
Di fronte all’Area camper è presente anche un ampio parcheggio dove è consentito sostare pagando la tariffa indicata nel parcometro. Quando arriviamo noi l’area camper è piena e quindi ci fermiamo in questo parcheggio.
Cosa vedere a Chioggia
Chioggia si trova sull’estremità meridionale della laguna veneta, tra la terraferma e il grande Delta del Po. E’ una vivace città sull’acqua che, intervallata dai canali collegati tra loro dai classici ponti, viene definita, come Comacchio, la “piccola Venezia”. Proprio come a Venezia, anche a Chioggia le strade incassate tra due file di edifici, vengono chiamate “calle” .
Chioggia in origine era Clodia. Secondo la leggenda Clodio, uno dei compagni di Enea, dopo la fuga da Troia in fiamme a causa delle distruzione da parte degli Achei, arrivò su queste coste e fondò la città che assunse, appunto, il nome di Clodia. In effetti, girovagando per i vicoli di Chioggia, si ritrova spesso questo nome nelle insegne dei locali e dei negozi. Successivamente divenne Cluza, Clugia, Chiozza e infine Chioggia.
Il centro storico di Chioggia, di origine medioevale, è stato ricostruito alla fine del Trecento, dopo gli ultimi scontri contro Genova.
Il modo migliore per visitare Chioggia è a piedi o in bici, anche se in diversi punti, soprattutto lungo i canali, è necessario condurla a mano e può risultare ingombrante. Chioggia è abbastanza caotica, anche fuori stagione, per via del traffico di auto, moto e bici elettriche che sfrecciano per le vie e per le strade che circondano il centro storico.
E’ un bel pomeriggio soleggiato dalle temperature primaverili, così decidiamo di inforcare le bici per raggiungere prima le spiagge di Sottomarina e visitare il centro di Chioggia in serata.
Sottomarina di Chioggia
Sottomarina è una frazione di Chioggia. E’ collegata ad essa da un ponte ed è delimitata da una lunga spiaggia di quasi 8 chilometri. Numerose sono le strutture ricettive presenti a Sottomarina, comprese due aree camper a pochi passi dalla spiaggia e diversi campeggi.
A noi personalmente non è piaciuta molto e, considerando che siamo solo a inizio marzo, ci è parsa già fin troppo affollata. Comunque la spiaggia sabbiosa è molto larga e adatta soprattutto alle famiglie con bambini.
Dopo la nostra lunga passeggiata fino al molo dove si trovano i padelloni da pesca, ritorniamo al camper, lasciamo le bici e ci incamminiamo verso il centro di Chioggia dove seguiamo questo itinerario.
Porta Garibaldi
Entriamo dal lato sud del centro storico di Chioggia passando sotto la Porta Garibaldi, chiamata anche Porta Santa Maria. Probabilmente è stata eretta verso il 1300, quando Chioggia era tormentata da continue guerre, come fortificazione a difesa della città. La sua struttura ad arco risale invece al 1530. Sopra ad esso si trova il bassorielivo raffigurante il Leone della Serenissima.
La Cattedrale Santa Maria Assunta
La Cattedrale è considerata uno dei punti di maggiore interesse di Chioggia, oltre che il suo principale luogo di culto. Si trova all’inizio del Corso del Popolo, nei pressi di Porta Garibaldi.
E’ sorta sopra le fondamenta di un tempio dell’VIII secolo distrutto da un incendio nel 1623. Dopo solo cinque anni terminarono i lavori di costruzione della Chiesa che però venna aperta ai fedeli solo nel 1648.
La facciata esterna è molto semplice, l’interno è a croce latina con tre navate. Nelle due navate laterali si trovano sei altari, tre per navata. Di fianco alla Chiesa si innalza il campanile in stile romanico alto quasi 60 metri. La Cattedrale è visitabile tutti i giorni e l’ingresso è gratuito.
Corso del Popolo
Oltrepassata la Porta Garibaldi e lasciata la Cattedrale alle spalle, proseguiamo nel viale principale di Chioggia: Corso del Popolo. Lungo 830 metri percorre tutto il centro storico fino alla Laguna e rappresenta la zona più animata di Chioggia con diverse attività commerciali, bar e ristoranti.
Sul corso si affacciano diversi palazzi tra cui l’imponente Palazzo Comunale in stile neoclassico. La sua costruzione ebbe inizio nell’ottobre del 1839 nello stesso luogo dove, precedentemente, si trovava il Palazzo Pretorio.
Torre dell’Orologio
A metà del Corso del Popolo si può ammirare il più antico orologio al mondo funzionante. Si trova sul campanile della Chiesa di Sant’Andrea ed è stato scoperto nel 1997 durante i lavori di ristrutturazione della torre campanaria. Di epoca medioevale, il meccanismo dell’orologio è in ferro battuto. E’ appartenuto al palazzo pretorio fino al 1386, anno in cui fu ceduto alla parrocchia di Sant’Andrea e collocato in questa torre nel 1839.
Piazza Vigo, Ponte Vigo ed “el gato de Ciosa”
Percorriamo tutto il corso e arriviamo di fronte alla Laguna dove si affaccia Piazza Vigo da dove partono i battelli per Pellestrina e Venezia. Qui si trova anche Ponte Vigo che sovrasta il Canale della Vena. Al centro della piazza si innalza una colonna in marmo che regge, nella parte superiore, la statua di un Leone quale simbolo della Serenissima Repubblica di Venezia.
Questa piccola statua, posta sulla colonna nel 1786, è il simbolo di Chioggia e viene soprannominata “el gato de Ciosa” (il gatto di Chioggia) per indicare la differenza tra i Veneziani e i Chioggiotti. Esistono diverse versioni sull’origine de “el gato”. Una di queste sostiene che, come tutte le città dominate dalla Repubblica di Venezia, non poteva mancare l’emblema del Leone anche a Chioggia ma, in scherno ai veneziani, i chioggiotti che non erano affatto contenti di essere stati sottomessi, realizzarono la statua con le sembianze di un gatto. Secondo la versione dei Veneziani, invece, un giorno un gatto veneziano, stanco di essere maltrattato dai leoni alati di San Marco, scappò da Chioggia inseguito dai quattro leoni. Si rifugiò sopra la colonna di Piazza Vigo mentre i leoni si sedettero sul ponte di Vigo aspettando che il gatto scendesse. L’ attesa si fece talmente lunga che i leoni alati perdettero le ali e si pietrificarono (infatti si possono notare le statue dei leoni sopra i primi gradini del ponte).
Canal del Vena
Oltrepassiamo l’elegante Ponte Vigo e ritorniamo indietro percorrendo il Canale della Vena che rappresenta la parte più caratteristica di Chioggia con scorci molto pittoreschi. Il canale è intervallato da nove ponti e ancora oggi qui si svolge il mercato ortofrutticolo e il mercato del pesce.
Nel frattempo è giunta l’ora di un aperitivo e così si fermiamo “Dall’Imbriagon”, una delle tante “cicchetterie” di Chioggia che incontriamo proprio lungo il canale. Per chi non lo sapesse, i “cicchetti” sono i tipici stuzzichini veneti che consistono in piccoli bocconcini di pane con baccalà, sardine, polipetti e tanti altri svariati condimenti, anche a base di carne. Noi ne abbiamo assaggiati tre diversi a base di pesce accompagnati da un ottimo calice di vino bianco Lugana: strepitosi!
Per la cena, invece, avevamo prenotato in anticipo a “La Baia dei Porci”, in Corso del Popolo, in uno dei numerosi bacari presenti a Chioggia, dove abbiamo gustato ottime pietanze a base di pesce freschissimo pescato in giornata. Il bacaro è una tipica osteria veneta dal carattere popolare, con pochi posti a sedere (meglio prenotare con largo anticipo) e ampia scelta di vini.
Rientriamo al camper che il sole è già tramontato e passeggiare lungo i canali di Chioggia quando i ponti si illuminano con le mille lucine dorate, è molto suggestivo e romantico.
Parco del Delta del Po
Il Parco del Delta del Po comprende una superficie complessiva di quasi 200 km quadrati tra il Veneto e l’Emilia Romagna. Dal 2015 è stato riconosciuto dall’UNESCO come riserva di Biosfera. Due sono quindi i parchi: il Parco Regionale del Delta del Po dell’Emilia Romagna che comprende Goro, le valli di Comacchio, le lagune di Ravenna, le saline di Cervia, Argenta e il bosco della Mesola e il Parco Regionale del Delta del Po del Veneto che si estende dal Po di Goro fino al fiume Adige.
La stagione migliore per visitare il Parco del Delta del Po è sicuramente la primavera quando la temperatura è ideale per passeggiare lungo gli argini o per percorrere le piste ciclabili. Numerosissimi sono gli itinerari e le escursioni all’interno del Delta del Po, che si possono percorrere a piedi, in bici o con i battelli immersi in una natura incontaminata.
Parco Regionale del Delta del Po del Veneto
Durante questo week-end, da Chioggia ci siamo spostati a Rosolina Mare, nel Parcheggio gratuito per auto e camper in Via Sant’Antonio. E’ un ampio e tranquillo parcheggio circondato da una zona boschiva. In questa stagione è ottimo come punto sosta ma essendo poco ombreggiato, non penso sia la soluzione migliore in estate quando, in questa zona così umida, le temperature percepite sono molto alte.
Da questo parcheggio è possibile percorrere tutta la lingua di terra di Rosolina Mare fino alla punta finale dove si trova il Giardino Botanico di Porto Caleri . E’ un breve percorso di quasi 6 km percorribile in meno di mezz’ora in bici.
Ma si può anche scegliere l’itinerario di Via delle Valli, come abbiamo fatto noi, che attraversa un percorso naturalistico di circa 14 chilometri. Dal parcheggio si torna indietro per la strada principale fino alla pista ciclabile in ghiaia sopraelevata. La si percorre per alcuni chilometri fino al semaforo e si prosegue verso il Museo di Via delle Valli, tra la laguna di Caleri da una parte e le valli da pesca dalll’altra. Si arriva alla piccola Chiesa dell’Immacolata Concezione e da qui si può proseguire fino all’Isola di Albarella. Una ciclabile percorre tutta l’Isola per 4 chilometri fino al Parcheggio Capo Nord che si trova proprio di fronte al Giardino Botanico di Rosolina Mare.
Noi abbiamo raggiunto la Chiesa e siamo tornati indietro per un totale di 28 chilometri circa. Il giro completo andata e ritorno, dal parcheggio fino alla punta dell’Isola di Albarella è di 52 chilometri complessivi.
Durante il percorso ci sono diversi punti di osservazione da cui è possibile ammirare la laguna con i suoi capanni da pesca, tante specie di uccelli e anche le colonie dei fenicotteri rosa. Noi abbiamo avuto la fortuna di seguirli in volo con il drone per un breve tratto.
Parco Regionale del Delta del Po dell’Emilia Romagna
In altre occasioni, ma sempre durante week end primaverili, abbiamo visitato il Parco del Delta del Po dalla parte dell’Emilia Romagna.
In particolare a Goro, che si trova vicino al confine con la parte Veneta, di cui vi ripropongo il nostro itinerario.
E non poteva mancare anche Comacchio, un’altra piccola Venezia sull’acqua, con le sue meravigliose valli che personalmente sono quelle che abbiamo apprezzato di più tra tutti gli itinerari del Delta del Po che abbiamo percorso.
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